Sono nato nella città di Trieste negli anni '90.
Come scrisse Umberto Saba, Trieste ha una "Scontrosa Grazia": è una città meravigliosa affacciata sul Mar Adriatico, con una storia più che travagliata ed affascinante al tempo stesso.
Antico insediamento urbano abitato fin dalla preistoria, città romana e medievale, è stata per sei secoli feudo degli Asburgo per salvarsi dalle incursioni della repubblica di Venezia. Sotto il dominio Austriaco la città divenne il principale porto dell'Impero, sviluppando enormi ricchezze ed attirando abitanti da ogni parte del bacino Mediterraneo, diventando una delle città più variegate e vivaci del mondo.
Venne poi considerata parte dei "territori irredenti" per cui l'Italia decise di entrare nella Prima Guerra Mondiale e così completare il processo di unità nazionale.
Così l'altopiano del Carso, che circonda la città, divenne uno dei principali teatri della Grande Guerra, con scontri brutali tra le truppe Italiane ed Austro Ungariche.
Nella Seconda Guerra Mondiale la città divenne un centro nevralgico per l'occupazione tedesca del Litorale Adriatico, e la meta agognata sia dagli Jugoslavi che dagli Inglesi nel Maggio 1945. Dopo la guerra ottenne lo status di Territorio Libero sotto il governo alleato, finchè non passò definitivamente sotto l'amministrazione italiana nel 1954.
Questa introduzione , seppur lunga, è fondamentale per comprendere il contesto in cui sono cresciuto: una Città multiculturale che traspira storia da ogni angolo.
Ci sono centinaia di storie interessantissime da scoprire nelle strade del centro storico, e decine di camminate da fare nella natura circostante; Tutto ha qualcosa da raccontare riguardo al passato della città, dai resti preistorici alle trincee della prima guerra mondiale, senza disdegnare il passato austriaco e gli scontri della Seconda guerra mondiale.
Naturalmente questa sovraesposizione alla storia mi ha fatto sviluppare una curiosità insaziabile, che mi spinge sempre a conoscere nuovi dettagli: Riguardo la Storia, riguardo le storie degli uomini e delle imprese che la accompagnano. Così sono finito per farne un lavoro (beh, anche più di uno!), entrando nel mondo dell'educazione. Nel mio tempo libero, mi dedico alla ricerca storica e alla creazione di repliche storicamente accurate per la Rievocazione Storica.
Ho già ricercato e pubblicato diversi articoli riguardo la storia locale di Trieste e dintorni, e volevo offrire il mio umile contributo ad un altro enorme interesse che coltivo: La rievocazione storica, la ricerca storica e le armi da fuoco ex ordinanza.
Essendo afflitto da un incontenibile pedanteria, tendo a correggere in lungo e in largo le bufale che leggo in giro per i social, specie quelle che riguardanoil Regio Esercito ed i Carcano, che hanno fin troppe leggende metropolitane ad infangarne il nome.
Per questo motivo sto creando questa rete di siti internet nella piccola speranza di poter offrire delle fonti affidabili e liberamente accessibili, contenenti tutte le informazioni di base su questi argomenti da me tanto amati.
Su questi siti scriverò giusto le basi, le informazioni essenziali per non diffondere bugie e leggende, per tutto il resto ci sono i libri professionali sui relativi argomenti!
Come scrisse Umberto Saba, Trieste ha una "Scontrosa Grazia": è una città meravigliosa affacciata sul Mar Adriatico, con una storia più che travagliata ed affascinante al tempo stesso.
Antico insediamento urbano abitato fin dalla preistoria, città romana e medievale, è stata per sei secoli feudo degli Asburgo per salvarsi dalle incursioni della repubblica di Venezia. Sotto il dominio Austriaco la città divenne il principale porto dell'Impero, sviluppando enormi ricchezze ed attirando abitanti da ogni parte del bacino Mediterraneo, diventando una delle città più variegate e vivaci del mondo.
Venne poi considerata parte dei "territori irredenti" per cui l'Italia decise di entrare nella Prima Guerra Mondiale e così completare il processo di unità nazionale.
Così l'altopiano del Carso, che circonda la città, divenne uno dei principali teatri della Grande Guerra, con scontri brutali tra le truppe Italiane ed Austro Ungariche.
Nella Seconda Guerra Mondiale la città divenne un centro nevralgico per l'occupazione tedesca del Litorale Adriatico, e la meta agognata sia dagli Jugoslavi che dagli Inglesi nel Maggio 1945. Dopo la guerra ottenne lo status di Territorio Libero sotto il governo alleato, finchè non passò definitivamente sotto l'amministrazione italiana nel 1954.
Questa introduzione , seppur lunga, è fondamentale per comprendere il contesto in cui sono cresciuto: una Città multiculturale che traspira storia da ogni angolo.
Ci sono centinaia di storie interessantissime da scoprire nelle strade del centro storico, e decine di camminate da fare nella natura circostante; Tutto ha qualcosa da raccontare riguardo al passato della città, dai resti preistorici alle trincee della prima guerra mondiale, senza disdegnare il passato austriaco e gli scontri della Seconda guerra mondiale.
Naturalmente questa sovraesposizione alla storia mi ha fatto sviluppare una curiosità insaziabile, che mi spinge sempre a conoscere nuovi dettagli: Riguardo la Storia, riguardo le storie degli uomini e delle imprese che la accompagnano. Così sono finito per farne un lavoro (beh, anche più di uno!), entrando nel mondo dell'educazione. Nel mio tempo libero, mi dedico alla ricerca storica e alla creazione di repliche storicamente accurate per la Rievocazione Storica.
Ho già ricercato e pubblicato diversi articoli riguardo la storia locale di Trieste e dintorni, e volevo offrire il mio umile contributo ad un altro enorme interesse che coltivo: La rievocazione storica, la ricerca storica e le armi da fuoco ex ordinanza.
Essendo afflitto da un incontenibile pedanteria, tendo a correggere in lungo e in largo le bufale che leggo in giro per i social, specie quelle che riguardanoil Regio Esercito ed i Carcano, che hanno fin troppe leggende metropolitane ad infangarne il nome.
Per questo motivo sto creando questa rete di siti internet nella piccola speranza di poter offrire delle fonti affidabili e liberamente accessibili, contenenti tutte le informazioni di base su questi argomenti da me tanto amati.
Su questi siti scriverò giusto le basi, le informazioni essenziali per non diffondere bugie e leggende, per tutto il resto ci sono i libri professionali sui relativi argomenti!
QUESTO SITO E' DEDICATO A:
Mio Nonno, Saverio, Bersagliere Motociclista del Nono Reggimento.
Nato in Sicilia nel 1921, la sua famiglia era in condizioni economiche abbastanza agiate da permettergli di apprendere il mestiere di sarto. Saverio partecipò alla leva nel 1939 e venne chiamato alle armi con i suoi 4 fratelli nel 1941. Passò la gran parte del suo periodo di addestramento a Cremona, nella caserma Paolini dove il Nono aveva la sede. Poi a fine 1942 fu mandato a Napoli, dove venne imbarcato attraverso il mediterraneo e sbarcato in Tunisia, dove partecipò all'ultima resistenza Italo-Tedesca in Africa Settentrionale. Dopo scontri duri e continui, sia in moto che a piedi, dove perse molti compagni d'armi, venne preso prigioniero dalle truppe Americane il 13 Aprile 1943. Venne mandato in prigionia negli Stati Uniti (teoricamente nei dintorni di Filadelfia) dove passò gran parte del suo tempo come Prigioniero di Guerra collaborando con il Governo Americano lavorando in una fabbrica tessile, avendo già esperienze sartoriali. Tornato in Italia nel dicembre 1945, qualche anno dopo incontrò e sposò mia nonna Giuseppina, che gli diede 3 bambini: Mio padre, Giuseppe, e le mie zie, Alda e Francesca. Continuò il lavoro di Sarto per tutta la vita, fino alla sua dipartita nel 1986. |
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Mio nonno, Francesco, Bersagliere Motociclista del 12° Reggimento XLVI° Battaglione, 2^ compagnia. Colpito da una bomba a mano nell'aprile 1943 durante uno scontro a fuoco sul confine Jugo-Albanese, riuscì a rientrare in Italia prima dell'8Settembre, passando la convalescenza nel sud Italia, sotto controllo Alleato. Sposò poco dopo mia nonna Grazia ed ebbe 4 figli, i miei zii Salvatore, Mario e Domenico e mia madre, Franca.
Giardiniere e guardia municipale, morì nel 1984.
Giardiniere e guardia municipale, morì nel 1984.
Non propriamente dedicato a mio pro-zio Giannino, che era immischiato nei servizi segreti sia durante la prima guerra mondiale che durante il periodo interbellico, trafficando armi per mezzo mondo ed armando i peggiori elementi della società per il beneficio del governo Fascista.
Ma era un simpatico extra da raccontare. Non chiedetegli dove si trovasse il 9 Ottobre 1934. E' morto nel 1942 per un "tumore allo stomaco", ma non escludo che possa essere stato un tumore a base di piombo. |
La mia ragazza, Ile, che non mi sta affatto puntando la baionetta a spiedo di un moschetto tra le costole proprio in questo momento.
E' la mia colonna portante, la mia ispirazione, la sola ragione per cui posso scrivere tutta questa roba senza morire di fame o di sete.
E' la mia colonna portante, la mia ispirazione, la sola ragione per cui posso scrivere tutta questa roba senza morire di fame o di sete.